Se siete amanti della fotografia, una gita al Bioparco di Roma vi renderà felici e vi farà portare a casa degli scatti spettacolari da incorniciare
Se siete amanti della fotografia, una gita al Bioparco di Roma vi renderà felici e vi farà portare a casa degli scatti spettacolari da incorniciare, con un po’ di post produzione sarete in grado di tirare fuori il famoso effetto wow!
Indice
Che tipo di foto ci piace fare?
Chi si diletta a fare foto è passato almeno per due tipologie di fotografia, quelle paesaggistiche e il ritratto. Entrambi con le sue caratteristiche e con le sue difficoltà e se nella prima è facile trovare paesaggi e scorci nel nostro bel paese, nell’altra invece si deve avere il giusto soggetto e anche la giusta location.
Dal mio punto di vista, che ovviamente è quella di un amatore dello scatto, il soggetto potrebbe anche non essere un modello o una modella ma magari un animale, il vostro cane, il gatto, una gallina o se volete, organizzare una bella giornata al Bioparco di Roma per avere a disposizione dei modelli… alternativi.
Oggi Bioparco di Roma prima Giardino Zoologico
Per chi è nato nella decade 70/80 probabilmente ancora dice Giardino Zoologico (e non Bioparco di Roma) perché così si chiamava prima che diventasse Bioparco di Roma, riconoscibile per il maestoso cancello dell’entrata ma anche per la scena iconica di Carlo Verdone e Marisol nel film Un sacco bello.
Ancora oggi raccoglie numerosi visitatori durante l’anno. Io vi consiglio di andare tra la primavera e l’estate periodo in cui la temperatura è perfetta e gli animali gironzolano tranquillamente nei loro spazi pronti per farsi fotografare.
Ho scelto questa foto della giraffa primo perché è un animale davvero simpatico, ma anche maestoso quando lo si vede dal vivo, un maschio adulto può raggiungere un’ altezza che può arrivare fino a 6 metri!
Che macchina ho usato?
Per fare questo scatto ho utilizzato la storica macchina fotografica che mi ha introdotto in questo bellissimo mondo la Nikon D5000. Una reflex che mi ha dato molte soddisfazioni nel corso degli anni e che ancora oggi si difende bene con scatti di tutto rispetto.
Associato al corpo macchina ho utilizzato un obiettivo Nikkor AF-S DX VR 55-200 (https://amzn.to/3ts9SrM) un tele molto interessante discretamente luminoso (perfetto di giorno) e che si comporta bene in diverse situazioni.
Ma come ho impostato la macchina?
- Esposizione: 1/2000
- Focale: 160 mm
- Iso: 400
- Rapporto focale: f/8
Come nel caso della foto fatta alla Cupola di San Pietro, anche in questo caso ho fatto un leggero ritocco in post produzione con Luminar 4 (puoi scaricarlo Cliccando Qui) dando un po’ di evidenza ai colori caldi per far risaltare i colori della giraffa.
Per quanto mi riguarda la post produzione nella fotografia moderna è fondamentale perché ci permette di correggere i piccoli errori che si fanno durante lo scatto, ma anche dare un tocco in più alla foto che abbiamo fatto.
Fare un bianco e nero da una foto a colori (qui si apre una diatriba con chi dice che si deve scattare in bianco e nero e non farlo in post), pulire qualche piccola imperfezione e cose simili.
Come in tutte le cose non esagerate con colori forzati e che non sono naturali perché poi diventa brutto, artificiale e, diciamolo, spesso poco credibile.
Alcuni consigli per fotografare al Bioparco di Roma
Tornando al Bioparco di Roma, se volete sbizzarrirvi a fotografare è veramente il posto giusto, con tantissimi animali che gironzolano e vi assicuro che vi divertirete molto a trovare lo scatto giusto. Vi consiglio di utilizzare un teleobiettivo perché vi permette di fare scatti interessanti con dei primi piani davvero divertenti.
La cosa che non dovete dimenticare mai è quella del tempo, non fate lo “scatta e fuggi” ma prendetevi un po’ di tempo a cercare il giusto scatto, osservate, fermatevi e vi posso garantire che porterete a casa delle foto veramente belle e poi gli animali sono divertenti e spassosi.
Nel kit è utile un monopiede
Se nel vostro kit fotografico avete un cavalletto o un monopiede portatelo perché i teleobiettivi spesso sono pesanti e alla lunga potrebbe essere stancante tenere la macchina in posizione per aspettare lo scatto giusto.
Il monopiede è un ottimo compromesso io sto utilizzando un Sirui AM-326M in carbonio (https://amzn.to/3GBf6VS) che tra l’altro potete utilizzarlo anche come bastone da trekking, ha una bussola incorporata, non si sa mai, ed è allungabile fino ad un massimo di 156 mm.
Se ancora non lo avete fatto mettete in programma una bella gita al Bioparco di Roma appena passa il freddo e non ve ne pentirete. Parola del Guru!
Dimenticavo, io firmo sempre con un Watermark le mie foto e non perché sono un famoso fotografo ma perché credo che la proprietà di uno scatto sia sacrosanta e non trovo corretto che altri possano utilizzare fotografie senza citare le fonti e soprattutto senza chiederne l’utilizzo.